CLASSE ENERGETICA
(APE)
CLASSE ENERGETICA
(APE)
Una delle incombenze da prendere in considerazione quando si intende vendere un immobile è la sua classe energetica. Soprattutto se si tratta di una casa vecchia, magari ereditata dai nonni o dai genitori, può non essere all’altezza delle aspettative degli acquirenti dal punto di vista dei consumi. Ciò potrebbe complicare la compravendita: ritardarla nel tempo o attuarla ad un prezzo più basso. Questo perché in Italia, la normativa vigente richiede che ogni immobile in vendita o in affitto disponga di un attestato di prestazione energetica (APE), messo a punto da un tecnico certificatore previo sopralluogo e studio della documentazione.
Siffatta attestazione è obbligatoria per vendere ed è un elemento cruciale per informare i potenziali acquirenti sul possibile consumo energetico e la sostenibilità ambientale dello stesso. La classe energetica identificata è direttamente proporzionata al valore della casa. Per tale motivo effettuare dei lavori di ristrutturazione talvolta può essere utile. Ecco, dunque cosa occorre sapere e a chi rivolgersi.
La Classe Energetica di un immobile: Cos'è e cosa dice la legge
La classe energetica di un immobile è determinata da un indice di prestazione energetica, che viene calcolato in base a vari fattori, come l’isolamento termico, il sistema di riscaldamento e raffreddamento, l’uso di fonti di energia rinnovabile, i materiali impiegati, eccetera. Questo valore tiene conto, dunque, del consumo energetico della soluzione immobiliare in relazione anche e soprattutto all’impatto sul benessere dell’ambiente ovvero alla sostenibilità. Per tale motivo si parla anche di case green in relazione alle migliori performance da questo punto di vista. La normativa identifica in tutto 10 classi energetiche indicate con e lettere dell’alfabeto: dalla A4, la più efficiente, alla classe G, quella con la peggiore performance. La legge italiana ha previsto che ogni immobile oggetto di vendita o locazione sia dotato di un APE (Attestato di Prestazione Energetica) in cui un tecnico certificatore individua una classe specifica di appartenenza. Tale valore va indicato obbligatoriamente anche negli annunci immobiliari.
Attualmente, non esiste una classe energetica minima obbligatoria per la vendita di un immobile in Italia. L’importante è allegare al rogito l’APE, anche se questo indica un parametro pessimo equivalente alla classe G. Tuttavia, nel breve termine, in futuro le cose cambieranno. Le direttive europee, in particolare la 2010/31/UE sull’efficienza energetica degli edifici, spingono verso un miglioramento continuo delle prestazioni energetiche degli immobili. Per il futuro, si prevede che gli standard diventeranno sempre più stringenti, con l’obiettivo di raggiungere un parco immobiliare a energia quasi zero (NZEB) entro il 2050. Nello specifico un immobile in classe A risulta avvalersi di fonti rinnovabili per produrre energia -come il fotovoltaico- ha una buona coibentazione per ridurre al minimo i consumi ed è costruito con sistemi di bioedilizia atti a garantire il minimo impatto sull’ambiente: ne consegue una forte riduzione dei consumi e delle spese nelle bollette domestiche e soprattutto minori emissioni di CO2 nell’atmosfera, che è il principale obiettivo di queste normative a partire dal Protocollo di Kyoto. Attualmente le emissioni di gas ad effetto serra sono sostanzialmente dovute alle prestazioni energetiche di vecchi edifici, che pertanto andranno riqualificati. L’ultima direttiva europea sulle case green prevederebbe l’obbligo di portare tutti gli edifici residenziali dei Paesi membri alla classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. Quindi a partire da queste date sarebbe obbligatorio procedere con delle ristrutturazioni per migliorare l’efficienza energetica degli immobili se si intende venderli. Si usa il condizionale perché ancora le leggi devono stabilire dove reperire i fondi, visto che non tutti i cittadini possono sostenere tali spese.
È necessario svolgere lavori di ristrutturazione e migliorie per vendere un immobile di classe energetica inadeguata?
Migliorare la classe energetica inadeguata di un immobile attraverso lavori di ristrutturazione attualmente non è obbligatorio. Tuttavia, si tratta di una scelta strategica che occorre valutare con attenzione. Un indice inadeguato corrisponde a consumi alti e questo incide molto sul budget familiare mensile con le bollette da pagare. Inoltre, va considerato l’impatto negativo sull’ambiente con le emissioni nocive, aspetto a cui sempre più la società moderna ed i giovanissimi prestano fortunatamente attenzione, dimostrando grande sensibilità ecologica. Se si considera l’obbligo legislativo delle direttive europee che mirano ad una riqualificazione in tal senso, ne consegue che vendere un immobile in classe energetica bassa può essere complicato:
il prezzo di mercato è più basso
gli acquirenti potenziali preferiscono soluzioni nuove senza dover entrare nel merito di ristrutturazioni
si perderà conseguentemente più tempo per la vendita
In tale contesto, dunque, occorre valutare la convenienza di una miglioria degli aspetti energetici della casa che si intende mettere in vendita: andranno considerati a fondo i costi ed i benefici, tenendo presenti anche le agevolazioni fiscali che lo stato mette a disposizione dei cittadini a tal proposito, come l’ecobonus.
Vendere un immobile: perché rivolgersi a me.
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Occhio alla classe energetica
Il primo consiglio per il risparmio in bolletta riguarda la scelta del condizionatore da acquistare. È sempre meglio investire un po’ di più e puntare su un condizionatore di classe energetica A che consente di risparmiare circa il 30% all’anno rispetto a uno in classe C (oltre a una riduzione delle emissioni di CO2).
Sfruttare gli sgravi fiscali
Ma la spesa può essere ammortizzata anche sfruttando gli sgravi fiscali previsti per l’acquisto di un condizionatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire degli incentivi, ognuno con proprie caratteristiche e condizioni. Spesso si sente parlare di bonus condizionatore. In realtà non ne esiste uno specifico, ma l'acquisto di impianti di climatizzazione può essere agevolato tramite:
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POMPE DI CALORE
Le pompe di calore: un'anima green per le case del futuro
Introduzione
Le pompe di calore rappresentano una tecnologia innovativa e sostenibile per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria delle abitazioni. In linea con la direttiva europea "Case Green", che mira a ridurre l'impatto ambientale degli edifici, le pompe di calore si pongono come soluzione ideale per il raggiungimento di elevate classi energetiche.
Riscaldamento e climatizzazione efficienti con le pompe di calore
Unico sistema per il comfort tutto l'anno
Oltre al riscaldamento e raffrescamento, questi sistemi innovativi possono anche produrre acqua calda sanitaria, soddisfacendo ogni esigenza di comfort domestico.
Come funzionano le pompe di calore?
Le pompe di calore sfruttano un principio fisico naturale per estrarre calore da una fonte esterna (aria, acqua o terra) fonti naturali e trasferirlo all'interno dell'abitazione.
Questo processo avviene in modo efficiente e pulito, con un notevole risparmio energetico rispetto ai sistemi tradizionali, riducendo contemporaneamente l'impatto ambientale.
Le pompe di calore elettriche rappresentano una soluzione completa per il clima della tua casa, assicurando calore accogliente durante l'inverno e freschezza piacevole nei mesi estivi.
Vantaggi delle pompe di calore per le case Green:
Riduzione delle emissioni di CO2: Le pompe di calore funzionano con energia elettrica, che può essere prodotta da fonti rinnovabili come pannelli fotovoltaici o eolici. Questo permette di abbattere notevolmente le emissioni di gas serra, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Incremento dell'efficienza energetica:
Le pompe di calore ad alta efficienza energetica (classe A+++ o superiore) garantiscono consumi ridotti e un notevole risparmio in bolletta, soprattutto se confrontati con le caldaie a gasolio o metano.
Miglioramento del comfort abitativo:
Incentivi fiscali:
Aumento del valore dell'immobile:
Tecnologia all'avanguardia per il massimo risparmio
La tecnologia, simile a quella dei frigoriferi ma al contrario, permette di risparmiare notevolmente sui consumi energetici rispetto ai sistemi tradizionali,
Scegliere la pompa di calore giusta per la tua casa Green
La scelta della pompa di calore più adatta alle proprie esigenze dipende da diversi fattori, tra cui:
Le dimensioni e le caratteristiche dell'abitazione:
La pompa di calore deve essere dimensionata correttamente per soddisfare il fabbisogno energetico dell'edificio.
Il clima della zona:
Le pompe di calore aria-aria sono adatte a climi temperati, mentre quelle aria-acqua o geotermiche sono più efficienti in climi freddi.
Il budget a disposizione:
Esistono pompe di calore di diverse fasce di prezzo, da quelle più economiche a quelle più performanti.
Conclusione
Le pompe di calore rappresentano una scelta ecologica e vantaggiosa per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria delle abitazioni. In particolare, per le case Green, che mirano a raggiungere elevate classi energetiche, le pompe di calore sono la soluzione ideale per ridurre l'impatto ambientale e aumentare il comfort abitativo.
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